venerdì, novembre 23, 2007

COME SEI DIVENTATO BLOGGER?

Caro Enzo, ora ti racconto:

Cosa ti ha spinto a creare un blog?

Da sempre scrivo: diari quando ero ragazzina, poi, più grande, impressioni, pezzi di vita, commenti, brevi racconti, preghiere...
E' una mia esigenza, una passione, un hobby. Quando ho compiuto 50 anni mio marito mi ha regalato un mega quadernone rilegato in pelle con dedica:"Questo è per Maria Teresa scrittrice. Riempilo. " Lì ho scritto le prime cose di questo blog, a mano, a volte addirittura a matita. E' stato naturale ricopiarle al computer con l'imput del suddetto marito.
Quando scrivo non penso alle persone che possono leggere. Scrivo per me. Racconto la mia vita, le mie giornate, i miei viaggi, le gioie, i dolori, le delusioni, le speranze, il crescere.
E' secondario per me che tutto cio' venga letto o meno, certo mi fa piacere vedermelo stampato come se fosse un libro, perchè forse ho sempre sognato di scrivere un libro e questo è un modo per pensare di esserci riuscita.

Il tuo primo post?

E' un racconto :"La cucina nuova". Era un concorso letterario al quale ho partecipato senza vincere nulla, anche se in verità ho vinto l'inizio della mia storia come blogger.


Il post di cui ti vergogni di più?

Nessuno.

Il post di cui sei più fiero?

Mah, fiero e' una parola grossa: sono molto affezionata a DUE RAGAZZE e a GLI SPOSI fra i primi che ho scritto e fra gli ultimi, ma non ultimissimi, a tutto cio' che ho scritto dopo un viaggio a Lourdes. Il piu' doloroso è PROTEGGERE e il più ironico ABBASSATE LA CRESTA. Alle amiche in menopausa come me piace VAMPATE.

giovedì, novembre 22, 2007

Cambiare il mondo

Un giovane studente che aveva una gran voglia di impegnarsi per il bene dell'umanità, si presentò un giorno a San Francesco di Sales e gli chiese:"Che cosa devo fare per cambiare il mondo?".
San Francesco di Sales gli rispose sorridendo:"Non sbattere la porta cosi' forte...".

mercoledì, novembre 21, 2007

Successi

Nella vita di una famiglia, esistono periodi in cui si toccano dei fondi (non sto parlando di fondi bancari).
Allora dal pozzo nero in cui ci si trova, se si osservano altre situazioni, altri figli, altre coppie, altri..., viene da commentare un po' sorridendo:" Ma guarda quelli, che passano di trionfo in trionfo!!!"
E' una frase che nel nostro lessico famigliare è ormai presente da anni.
Non è pura invidia, è soprattutto constatazione di eventi che si intrecciano e obbiettivamente mettono l' accento sul successo di alcune persone.
Un 30 e lode all'università è un successo che fa gongolare figli e genitori.
Trovare un buon lavoro per un ragazzo giovane è un successo che tranquilizza e permette di progettare un futuro.
Avere una buona pagella è un successo che rafforza l'autostima.
Avere il motorino nuovo è un successo di fronte ai compagni con la bava alla bocca.
Una buona intesa di coppia , magari un po' ostentata, è un successo di fronte a tanti che stanno faticosamente arrancando.
Questi sono i successi che io chiamo di 1° TIPO.
Esistono però, in una famiglia, dei successi segreti, che nessuno vede, che nessuno conosce, che non sono da mettere in vetrina e da raccontare con orgoglio.
SONO INTIMI, si sono manifestati e consumati fra quattro mura, fra quattro o sei occhi, magari seduti intorno al tavolo di cucina ingombro ancora dei piatti della sera.
Sono dialoghi, strette di mano, abbracci disarmati che nessuna parola potrebbe descrivere, sono lettere scritte di notte da un figlio per poter chiarire meglio i propri pensieri da offrire di giorno ai grandi...
Sono parole che escono dal cuore dei grandi, che sentono tutta la responsabilità di fare i genitori non gli amiconi, la responsabilità di dire :"Quello che hai fatto è per me sbagliato" oppure :"Io non sono d'accordo", la responsabilità di dire dei NO scomodi che fanno perdere punti in una graduatoria virtuale.
Sono una povera viandante sulla strada dell'essere " un buon padre e una buona madre", ma in questo ultimo mese , per me difficilissimo, posso dire di aver raccolto qualcuno di questi successi del 2° TIPO.

lunedì, novembre 19, 2007

Cambiare guscio

Quando i GAMBERI cambiano il guscio, per prima cosa perdono quello vecchio, restando senza difese durante il tempo necessario per fabbricarne uno nuovo.
Ed è proprio in questo periodo che sono esposti a un grave pericolo.
Per gli ADOLESCENTI è un po' la stessa cosa.
E fabbricarsi un nuovo guscio costa tante lacrime e tante fatiche che è un po' come se lo si " trasudasse".
Nei paraggi di un gambero indifeso c'è sempre qualche altro animale pronto a divorarlo, è in agguato, pronto a colpire , aproffittando della sua vulnerabilità.
Nei paraggi di un adolescente confuso , c'è sempre qualche personaggio pericoloso e profittatore.
I genitori sono consapevoli dell'esistenza di persone del genere e spesso hanno ragione quando invitano i figli ad essere prudenti, anche se è difficile accettare tale consiglio.

FRANCOISE DOLTO ( psicanalista e specialista dei problemi degli adolescenti)

La zona d'ombra

Un astronauta, parlando del figlio adolescente, fece questo esempio: "Quando si orbita intorno alla Luna vi è una fase in cui si entra in zona d'ombra e non vi è possibilità di comunicare con la Terra.
Quando finalmente se ne esce, sia a Terra che sulla navicella si tira un respiro di sollievo e si apprezza enormemente di non essere più soli e di potersi parlare ancora.
Con mio figlio adolescente, ho vissuto un'esperienza simile, solo che invece di durare pochi minuti, è durata anni."

martedì, novembre 13, 2007

Aggredire

Ci sono tanti modi per aggredire un altro essere umano.
Ci sono rabbie distruttive e insensate, atti di forza e repressioni che arrivano ad annientare la vita delle persone .
Esistono poi, delle aggressioni in forma più subdola (ma non per queso meno cattive); queste si manifestano per esempio in osservazioni taglienti, in parole che feriscono, in un'ironia mordace, in punzecchiature, in scherno, disprezzo, quasi derisione per le idee dell'altro.
A volte una finta amichevolezza può arrivare a sorpassare i limiti del rispetto. Nella relazione fra esseri umani la parola chiave è FRANCHEZZA ;in questa parola non esistono scopi reconditi, non si parla su commissione, non si offende gratuitamente, non si lanciano messaggi sgradevoli mascherati da buoni consigli , non si presume di avere la verità in tasca perchè nessuno ce l'ha.

( tratto da un brano di Karl Frielingsdorf)